Recensione: “Diario di un perdente di successo”
Ritroverete la vostra vita tra le righe di “Diario di un perdente di successo” di Dario Mondini. Percorrerete la sua insieme a lui?
“Non ero maturo, forse non lo sono tuttora.”
-“Diario di un perdente di successo”; Dario Mondini.
Crescendo ci viene detto di mettere su giudizio.
Diventare persone serie, rispettabili e, soprattutto, rispettose.
Per vivere serenamente in società è giusto attenersi alle regole, al buon senso e alla disciplina. Tuttavia, non sempre vivere sereni significa vivere felici.
Spesso la felicità risiede in una sciocchezza, in uno scherzo buffo o in ciò che dagli adulti viene definito come “comportamento immaturo”.
Ma cos’è davvero la maturità?
Di certo non risiede nell’essere degli automi. Solo le macchine funzionano – quasi sempre – alla perfezione, rigano dritto e svolgono il loro compito rispettando i parametri di creazione.
Ma l’uomo non è una macchina.
L’uomo ha bisogno di gioire, ridere, scherzare. Talvolta anche di commettere azioni “immature” ma che, nella loro innocenza, non costituiscano un problema, ma una svolta verso il successo.
Economico o personale?
Lo capirete leggendo “Diario di un perdente di successo”.
Delusioni e vittorie: la vita di Dario Mondini
“L’amore si sa che è cieco mentre la sfiga ci vede benissimo.”
-“Diario di un perdente di successo”; Dario Mondini.
Esiste una frase che sentiamo pronunciare spesso.
“Sorridi che la vita ti sorride.”
Circondarci di positività, non pensare al peggio, essere ottimisti. Nella maggior parte dei casi serve ad attirare a sé, come una forte calamita, fortuna e felicità. Altre volte, invece, per quanto si tenti e si ritenti, la sorte sembra non volerne sapere di stare dalla nostra parte.
Ebbene, di sorrisi a trentadue denti Dario Mondini ne ha sfornati a bizzeffe. Talvolta sortendo l’effetto sperato, talvolta incorrendo nel risultato opposto. In entrambi i casi, però, non si è fermato.
Con tenacia – e anche un po’ di testardaggine – ha proseguito lungo la sua strada, incontrando sia delusioni che vittorie. Le prime lo hanno invogliato a riprovare fino a far ribaltare la situazione; le seconde hanno alimentato la sua grintosa corsa verso il successo.
Dall’indole buona, generosa e altruista, Dario prende posto nel suo piccolo, grande mondo personale, andando incontro a situazioni esilaranti o terribilmente serie e preoccupanti. Grazie al suo carattere, però, non si ritrova mai solo in entrambi i contesti, permettendogli di viverli al meglio.
Ossia, in compagnia.
Una moltitudine di spalle su cui poter contare
“Persone brave, persone buone con le quali era un piacere condividere le poche gioie e i tanti dolori di quel periodo.”
-“Diario di un perdente di successo”; Dario Mondini.
C’è chi dice che la vita la si può affrontare benissimo da soli.
Molti affermano che la forza d’animo, la tenacia e gli ideali siano sufficienti per procedere spediti in un mondo che spesso ci si mostra ostico e nemico.
Potrebbe essere vero, eppure una spalla su cui poter contare non è da disdegnare.
Un amico vero, sincero e disposto a darci una mano può rivelarsi un’ancora di salvezza nei momenti più bui e difficili. Può portarci a riflettere, a farci capire che stiamo commettendo un grave errore o che siamo sulla strada giusta e, dunque, spronarci a procedere.
Allo stesso tempo, però, un buon amico è qualcuno con cui condividere le vittorie e le bellezze che la vita ci offre. Qualcuno con cui andare a mare, in montagna, dall’altra parte del mondo o persino sulla Luna!
Una persona a noi affine è difficile perderla col tempo. Tutte le amicizie false, invece, si sgretolano sulle loro stesse fradice fondamenta.
E così, Dario Mondini, riflette la vita che è in parte quella di tutti noi: una vita in cui le persone vanno e vengono, ma i veri amici restano.
“Diario di un perdente di successo” – il racconto sincero di uomo inarrestabile
“Papà mi ha insegnato a non seguire mai la massa e ho deciso di accontentarlo.”
-“Diario di un perdente di successo”; Dario Mondini.
Secondo gli standard della società, dovremmo essere tutti uguali.
Dovremmo reagire allo stesso modo in determinate situazioni, dovremmo essere in grado di svolgere specifici compiti, dovremmo aver fatto almeno una volta nella vita una certa esperienza che si dice facciano tutti.
Ma la verità è che ognuno ha i propri ritmi, i propri tempi e, soprattutto, la propria testa.
Ognuno sceglie come, quando e se fare qualcosa, senza sentirsi obbligato o senza sentirsi sbagliato se non è come tutti gli altri. Alcuni ammirano questo genere di comportamento, altri lo guardano con sdegno, sminuendolo.
Tuttavia, andare contro corrente e non seguire le masse è ciò che chiunque dovrebbe fare. Esattamente come Dario Mondini nella sua movimentata vita.
In alcuni casi essere diversi ci fa sentire pesci fuor d’acqua, ci fa sentire a disagio e ci fa chiedere se non dovremmo omologarci. Quel pensiero, però, in menti intelligenti come quella di Dario ha vita breve: la vita è una sola ed è la nostra, sta a noi scegliere come viverla!
E allora gettiamoci alle spalle pregiudizi, maldicenze e pettegolezzi per tuffarci nel nostro grande mare. Sta a noi scegliere la rotta da seguire, la direzione da prendere e la destinazione da raggiungere.
Che la distanza che da essa ci separa la copriremo a nuoto o in barca non sta di certo agli altri deciderlo.
Stile di scrittura
Chiaro, colto e coinvolgente. Tre “C” per un racconto di serie “A”!
“Diario di un perdente di successo” è la biografia di Dario Mondini, ricca di vicende interessanti e, soprattutto, umane.
Ed è proprio lì che scatta la vittoria per questo autore che ha voluto mettere a nudo le proprie esperienze. È grazie all’umanità di cui è permeata l’opera che, infatti, persino per una lettrice come me che non ama particolarmente le autobiografie diventa impossibile staccarsi dalle pagine.
L’autore riesce a trasmettere gioie e dolori, veri e vissuti, in maniera tanto reale e sentita da far sembrare al lettore di averle provate insieme a lui. Si ha la sensazione di essere tra quegli amici da lui nominati nel corso del libro, davvero presenti nelle diverse fasi della sua vita. O, ancora, è come se Dario ci stesse narrando le sue pene e le sue gioie tra un caffè e una partita da ping pong!
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Buona lettura, che possiate avere sempre la grinta giusta per affrontare la vita!