Recensione: “Il viaggio di Halla” – Review party
Tra placide foreste e vette aguzze, “Il viaggio di Halla” di Naomi Mitchison, edito Fazi Editore, prende vita trascinandovi con sé!
“«La prima cosa», disse amaramente Tarkan Der, «è ricordare tutto quello che ci ha detto Padre John sull’inchinarci, baciare il pavimento e comportarci come animali».
«Nessun animale bacia il pavimento», disse Halla, «soltanto gli uomini».
-“Il viaggio di Halla”; Naomi Mitchison.
Capi, conquistatori, dominatori. Padroni.
Gli uomini sono stati questo e molto altro nel corso dei secoli. Si sono evoluti, hanno migliorato le loro condizioni di vita e le relazioni con i loro simili.
Sono diventati consiglieri, aiutanti, amici. Hanno capito quanto l’uguaglianza fosse importante e quanto ingiusto fosse schiavizzare altri uomini.
Nonostante tutto, però, il cambiamento non è arrivato ovunque.
Esistono ancora condizioni che pongono le persone in gradini molto simili a quelli degli schiavi di un tempo. Esistono ancora le disuguaglianze e i soprusi. E, soprattutto, esiste ancora nella mente dell’umanità il concetto che essa sia la razza al di sopra di tutte le altre.
Ma ci fu un tempo, quando la Terra era fanciulla e gli eroi s’immischiavano sempre in questioni che non li riguardavano, in cui possenti creature solcavano i cieli e mettevano in dubbio il primato della razza umana. E quegli esseri leggendari tanto temuti e disprezzati, ne “Il viaggio di Halla” si dimostrarono in realtà più buoni di tanti uomini.
I Draghi adottarono la bimba che un re aveva abbandonato.
Halla Figlia degli Orsi
“«Forse lei non è morta», disse Halla, «forse la sua balia si è trasformata in un’orsa e l’ha portata via, nella foresta. Forse è stata allevata dagli orsi e dai draghi. Forse, alla fine, per lei è stato meglio che essere la figlia di un re».”
-“Il viaggio di Halla”; Naomi Mitchison.
Cos’è l’amore?
Viene da un padre, da una madre. Viene da un amante, da un fratello, da un amico.
Da un orso o da un drago.
Sì, perché la piccola Halla sarebbe morta se la sua tata Matulli, che aveva la capacità di trasformarsi in un’orsa, non l’avesse portata via con sé, lontana da coloro che più avrebbero dovuto amarla: i suoi genitori.
Halla crebbe e conobbe l’affetto vero e sincero, che non viene da chi ti mette al mondo ma da chi resta sempre al tuo fianco.
La piccola divenne “Halla Figlia degli Orsi” e fu fiera di poter portare quel nome. Non sentiva di appartenere a quegli orribili umani che l’avevano gettata via. Sapeva che la sua casa era la foresta, che i suoi amici erano gli animali e che il suo corpo rispondeva al mutare ciclico della natura.
Halla era felice.
Un giorno, però, la sua tata capì che la bimba aveva esigenze troppo diverse da quelle pigre degli orsi e che presto la sua felicità avrebbe iniziato a scemare. Così la affidò a una delle creature più immense e degne di rispetto tra tutte. Una su cui Matulli sapeva di poter contare.
Un drago.
Draghi, sirene e tante creature mitologiche
“[…] guardavano Halla con diffidenza perché ricordava loro l’orribile destino toccato alla nonna e al prozio per mano dell’uomo Beowulf, che aveva praticamente inseguito la povera anziana signora fin dentro la sua casa, in fondo allo Spaventoso Acquitrino, e le aveva strappato un braccio. E tutto perché loro avevano regolarmente preso il tributo che gli spettava – e nient’altro – dal palazzo del re di Danimarca. Era una cosa che ti faceva chiedere a che punto stesse arrivando il mondo.”
-“Il viaggio di Halla”; Naomi Mitchison.
Lassù, in cima al monte, il drago Uggi e molti suoi simili trascorrevano la loro centenaria esistenza.
Accumulatori di tesori e salvatori di principesse dai fastidiosi eroi, volavano liberi e prendevano ciò che spettava loro di diritto.
Nulla di più.
Gli uomini, però, non la pensavano allo stesso modo. Erano convinti che i leciti tributi che spettavano ai draghi – come le figlie di qualche re o l’oro dei nani – non dovessero andare a tali creature. Così li fronteggiavano e quando riuscivano ad abbatterne uno venivano acclamati come salvatori del regno.
Ma salvatori di chi e da che cosa?
Era una domanda che Halla si poneva sempre.
Allevata da Uggi e ben voluta dagli altri draghi, aveva sviluppato la loro stessa mentalità e il loro stesso disgusto verso gli umani. In particolare verso gli eroi.
E sebbene da quando la fanciulla era stata accolta dai Signori del cielo avesse conosciuto le più svariate creature leggendarie, quelle che terrorizzavano tanto la gente, lei continuava sempre a pensarla in un modo. Non c’erano giganti, sirene o troll che potessero competere…
Per Halla, le creature più ottuse e spaventose tra tutte restavano sempre gli uomini.
“Il viaggio di Halla” – tra umanità e creature leggendarie
“Se potesse dormire, pensò lei, se potesse superare dormendo i mesi infelici, la rabbia del cuore, i mesi di morte e freddo e mancanza di quello che più desidera al mondo, e svegliarsi quando quel tempo è ormai trascorso e appannato e un nuovo anno sta per cominciare. Ma forse è troppo presto per il letargo, pensò poi, e oltretutto lui non è un orso.”
-“Il viaggio di Halla”; Naomi Mitchison.
“Halla Figlia degli Orsi”, abbandonata dagli umani e cresciuta in simbiosi con la natura.
“Halla Terrore degli Eroi”, allevata dai draghi e amica delle creature leggendarie.
“Halla Dono di Dio”, partita per intraprendere un viaggio che la condurrà verso la sua meta finale.
Una sola fanciulla, una moltitudine di nomi.
Condannata a morte dal suo stesso padre, la vita di Halla avrebbe dovuto volgere subito al termine. Ma i piani del destino erano ben altri e le hanno donato tanti diversi sentieri.
Uno per ogni soprannome assegnatole, la piccola degli orsi è cresciuta e si è fatta donna. Ha conosciuto esseri di tutti i tipi, razze e dimensioni, ma alla fine si è imbattuta in quella che più detestava: quella umana.
Il Vagabondo le aveva detto di viaggiare leggera, di scoprire la sua strada lasciandosi alle spalle ciò che l’aveva caratterizzata. E lei aveva accettato.
Ma come si può viaggiare leggeri se il peso nel cuore è un macigno?
Come si trova la strada giusta al fianco di villici e spregevoli?
Che gli uomini non siano tutti uguali?
Halla avrebbe scoperto che le parole di Odino celavano molto più di quanto immaginasse.
Stile di scrittura
Seduti intorno al fuoco, con la notte stellata che ci avvolge, “Il viaggio di Halla” vola nell’aria, come una favola tramandata di generazione in generazione. I suoi personaggi e gli eventi narrati scorrono leggeri, prendendo vita e trasportandoci in un tempo antico, in cui le creature leggendarie camminavano ancora sul nostro pianeta.
Lo stile di Naomi Mitchison è semplice ma affatto banale, così come la struttura dei periodi e dell’intera vicenda. Il libro è breve, ma non è per questo che lo si divora in poco tempo: sono le caratteristiche appena elencate e la curiosità che nasce nel lettore a permettergli di finirlo in un sol boccone.
L’ironia, la critica e la beffa nei confronti dell’uomo, delle cariche ecclesiastiche e di molti aspetti della natura umana condiscono perfettamente l’opera, così come la descrizione degli esseri mitologici che vengono presentati o anche solo accennati. La bellezza del testo, inoltre, risiede nel non riuscire a comprendere mai in anticipo ciò che accadrà, spingendoci a proseguire la lettura fino all’ultima riga!
Se volete immergervi in una favola tanto antica quanto attuale, non fatevi sfuggire la vostra copia cartacea o e-book di questo libro!
Un ringraziamento speciale va a Rossella per aver organizzato questo review party e alla Fazi Editore per avermi permesso di leggere in anteprima la versione digitale di “Il viaggio di Halla”.
Come sempre trovate la mia illustrazione a tema nella sezione materiale gratuito del sito, in cui wallpaper e segnalibri sono già pronti per il download!
Vi basta cliccare qui per essere reindirizzati alla pagina corrispondente di Dropbox.
Di seguito vi lascio i link degli altri blog che stanno partecipando all’evento per poter leggere le loro recensioni:
–Twinsta Book
–Love Reading & More
–Cronache di lettrici accanite
–Il caffè letterario
–La Biblioteca di Zosma
–Raggy Words
–Una marea di libri
–A book playlist
–Winnie the book
Buona lettura, che possiate trovare la strada della vostra vita che vi permetta di viaggiare leggeri, nel corpo e nel cuore.
4 commenti
Rossella Auriemma
Questa recensione é estremamente portica
damaberkana
Ti ringrazio davvero tanto!!
Lovereading and more
Che recensione vellissima, stupenda! Se non avessi letto il libro anche io mi verrebbe voglia di correre a farlo!!
damaberkana
Grazie infinite!! Sono contenta ti sia piaciuta tanto!