Polvere negli occhi, recensione libro con rune
Zittisci i pensieri e apri il tuo cuore: “Polvere negli occhi” sta intonando una melodia. Sta a te scoprire se dolce o amara.
Lanciare un laccio intorno alla Luna, fare un nodo e iniziare a tirare.
La Luna viene giù o siamo noi che stiamo salendo?
Il cuore degli uomini è un calderone di emozioni, spesso talmente intense da averne paura e consegnarle alle stelle. Loro sono tante quante i nostri sentimenti, affidandone uno ciascuna ci sentiamo in pace.
Siamo pronti a sognare.
Ma la quiete non dura per sempre, le stelle prima o poi ci restituiscono ogni cosa. Se potessimo donare le emozioni alla Luna, però, sarebbe diverso. Lei brilla immensamente, quando tutto intorno è buio. Si farebbe carico dei nostri dolori, delle nostre delusioni, ma anche delle nostre gioie troppo grandi da essere contenute in un piccolo cuore.
La Luna sì che sarebbe perfetta.
Eppure, giunti alla fine della corda, a un palmo da Lei, ci accorgiamo che non è la Luna a irradiare luce.
Siamo noi.
E allora le emozioni cadono giù, sommergendoci in un oceano di stelle. Fanno fiorire i nostri ricordi, quelli a cui sono legate. Ci mostrano le sfide che abbiamo superato, l’amore che abbiamo donato. Riavvolgono il nastro della nostra vita, in una pellicola al contrario, e noi capiamo che il peso che credevamo di non poter sopportare è benzina per il nostro fuoco.
Ci sfreghiamo le palpebre arrossate dal pianto e notiamo come la “Polvere negli occhi” che tanto ci faceva paura sia ormai svanita. La nostra luce l’ha dissolta tutta, e il tempo dei sogni è finalmente qui.
Associo questo libro alla Runa…
“Polvere negli occhi” è sogni e paure. Frammento di dolci ricordi e scheggia di dolorosi addii. Singhiozza desideri infranti, frutti di gioie finite o mai realmente iniziate.
“Polvere negli occhi” si scioglie in poesie dal malinconico ritmo. Ermetico in certi passaggi, non necessita di semplici parole per farsi comprendere: sono le emozioni le note con cui canta.
L’autrice, Emma Grilli, mette a nudo parti della sua anima attraverso la struttura poetica. Con l’evocativo titolo di “Polvere negli occhi” affronta timori del passato, in parte superati e in parte no. Con estrema delicatezza, li srotola davanti agli occhi del lettore, che può identificarvisi e trovare conforto. Al fianco delle paure, infatti, c’è anche tanta speranza: di rialzarsi, di farcela, di vivere. Di tornare a splendere dopo che grandi delusioni hanno ammantato tutto di nero.
Emma Grilli comunica con un linguaggio non semplice, ma che arriva forte grazie alla potenza dei sentimenti che vi si celano dietro. È così che diventa palese il rapporto che c’è tra l’Animus e l’Anima, due facce dentro di noi che dovrebbero sempre cooperare con fiducia. E che in Emma forse non sono sempre state salde, ma che hanno sempre lottato per esserlo.
Ecco perché ho deciso di associare questo libro alla Runa Ehwaz. Essa paragona il legame fiducioso che dovrebbe instaurarsi tra Animus e Anima a quello di Cavallo e Cavaliere. Innato, inalienabile e necessario. “Polvere negli occhi” mostra come non sia facile mantenere quella presa costante, ma che nulla è mai realmente perduto. C’è sempre una luce vibrante dentro di noi, quella scintilla che ci tiene uniti e non ci fa cadere a pezzi. È lì che Ehwaz punta, ed è lì che Emma ci ricorda di credere sempre.
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Buona lettura, che la luce dentro di te possa ricordarti quanto sei forte. Sempre.