Collaborazioni,  Narrativa

Recensione: “Achyrion” – una scelta, infinite realtà

Cosa sarebbe successo se…? Una domanda, mille risvolti in “Achyrion” di Giovanni Toso, dove le realtà proliferano senza sosta.


“Le nostre scelte; chissà cosa sarebbe successo se ne avessimo fatte altre? Cosa sarebbe cambiato nella nostra vita? Quanto pesano nel presente e quanto peseranno nel nostro futuro? Non lo sapremo mai.”

-“Achyrion”; Giovanni Toso.


I motori della nave si accendono, il timone inizia a girare, i passeggeri salgono a bordo.
È ora di partire.
Un passo dopo l’altro, percorriamo anche noi la passerella che ci porterà sull’imbarcazione. Seguiamo la fila, riflettiamo sul viaggio che stiamo per intraprendere. Poi, una folata di vento improvvisa ci ruba il cappello e lo spinge via, verso la terraferma. Ci voltiamo subito verso di lui, lo scrutiamo, ed è allora che ci chiediamo cosa fare.
Scendere a recuperarlo o abbandonarlo lì e proseguire?
A noi la scelta.

Potrebbe sembrare una decisione facile da prendere, ma se tornassimo dal cappello non faremmo in tempo a risalire sulla nave. La perderemmo e dovremmo attendere per rifare il biglietto e seguire la strada che avevamo scelto. Ecco che, allora, sarebbe logico continuare a seguire la fila di passeggeri e lasciar perdere il nostro copricapo. Ma quello non è un cappello qualsiasi, è l’unico ricordo che ci è rimasto di una persona a noi cara.
Siamo disposti a perderlo per salire sulla nave?

Un solo gesto: scendere o salire. Uno, uno soltanto. Eppure, da quel singolo gesto potrebbe dipendere la nostra vita. Sì, perché l’imbarcazione potrebbe affondare, con noi sopra o meno. A terra potremmo, invece, fare un incontro che ci cambierà l’esistenza, in positivo o in negativo.
Possibilità, probabilità. Sono infinite e mai sapremo cosa sarebbe successo se avessimo scelto il cappello o la nave, perché, alla fine, dobbiamo prediligerne uno solo.

Ma se avessimo l’occasione di scoprirlo? Se potessimo viaggiare tra le realtà alternative?
Il protagonista di “Achyrion” non sceglierà tra cappello o nave. Lui li otterrà entrambi.

Ivan l’animatore e Ivan l’attore

"Achyrion" di Giovanni Toso_dettaglio
“Ma osserva bene, guarda è giorno, fuori c’è il sole eppure qui, è tutto buio.”

“«Tu sei un viaggiatore, puoi lasciare la tua realtà e viaggiare, raggiungerne un’altra e viverla. Ti senti sciocco e io ti sembro pazzo vero? Ma osserva bene, guarda è giorno, fuori c’è il sole eppure qui, è tutto buio.»”

-“Achyrion”; Giovanni Toso.


Un lavoro che si apprezza, una donna che si ama. Con una vita simile, Ivan non può che ritenersi fortunato.
Le sue giornate trascorrono piacevolmente, serene ma anche movimentate, grazie al suo mestiere di animatore. Le numerose conquiste e le diverse relazioni che hanno caratterizzato il suo passato sono ora state acquietate dall’amore per Eva, e Ivan non potrebbe essere più felice di così. È certo che nulla possa andare storto e che il suo futuro gli riserverà solo belle sorprese.
Ovviamente, si sbaglia di grosso.

Un evento inatteso stravolgerà la sua esistenza, scuotendola fino alle fondamenta. Non si tratterà di qualcosa che cambierà semplicemente la sua realtà. Sarà qualcosa che lo trasporterà letteralmente in un mondo parallelo.

Ivan l’animatore, tranquillo e gaio, verrà catapultato nella vita di Ivan l’attore, e ogni certezza sarà spazzata via come impronte sulla sabbia. Quello che emergerà da un viaggio simile non sarà solo la scoperta dell’esistenza di realtà parallele, ma molto di più.
Un incredibile segreto si nasconde tra le pieghe dei mondi e nel cuore di Ivan. E tutti sono intenzionati a farlo venire alla luce… Con le buone, o con le cattive.

La ricerca del medaglione indistruttibile


“«Ora vieni con noi, entriamo a scuola e tu ci dovrai dire se è lì dentro.»
D’istinto gli rispondo: «Cosa?»
«L’Achyrion, un medaglione rotondo, un frammento di tessuto organico indistruttibile, tuo padre lo ha chiamato così e so che te l’ha consegnato quando avevi dodici anni! Tu sai dov’è.»”

-“Achyrion”; Giovanni Toso.


Saltare da una dimensione ad un’altra non è affatto semplice. Ivan l’ha fatto, ma non ha idea di come ci sia riuscito. Solo grazie a Keem e Manuel ha raggiunto la realtà in cui la sua vita da attore è totalmente opposta dalla sua di animatore, ma non saprebbe rifarlo. E loro non hanno intenzione di riportarlo indietro in tempi immediati. Non finché non li avrà aiutati a trovare quello che cercano.

Presentatisi come membri di un’organizzazione chiamata “gli amici della casa”, Keem e Manuel riversano su Ivan una grande quantità di informazioni, difficili da digerire tutte in una volta. La più importante fra tutte, però, riguarda l’oggetto della loro ricerca: l’Achyrion.

Un antico e preziosissimo manufatto in grado di donare l’immortalità, l’Achyrion è un punto fisso tanto quanto per loro che per i “seguaci del Dottore”. Un elemento indistruttibile e con poteri capaci di trasformare l’umanità in Dèi fa gola a molti, e il Dottore è uno di quelli. I suoi esperimenti mirati alla creazione di un manufatto simile non hanno prodotto risultati eccelsi, ha bisogno dell’Achyrion vero e proprio per far sì che il suo inquietante piano si realizzi davvero.
Un piano sinistro, oscuro, che lo pone indubbiamente come il cattivo della storia.
Ma sarà realmente così?

“Achyrion” – una scelta, infinite realtà

Libro "Achyrion" di Giovanni Toso
“Achyrion” di Giovanni Toso, in versione digitale.

“«Sappi Ivan che non esiste una sola versione del mondo. La storia è un fiume che scorre, ma ogni volta che incontra un bivio si sdoppia, creandone un’altra.»”

-“Achyrion”; Giovanni Toso.


L’uomo fronteggia costantemente i bivi che la vita gli pone dinnanzi. Spesso si accorge lucidamente di quei momenti, si rende conto di quando una sua scelta inciderà irreversibilmente sul suo futuro. Altre volte, però, non percepisce una specifica decisione presa come particolarmente significativa. La ritiene di poco conto, quasi insignificante. Eppure, ogni scelta, ogni decisione, ogni opzione che scarta in favore di un’altra, segnerà indelebilmente il suo cammino.

Ivan non ha mai riflettuto particolarmente su tematiche simili. La sua routine è sempre stata abbastanza tranquilla e movimentata allo stesso tempo, in un giusto equilibrio che lo ha fatto stare bene. Non ci sono stati eventi eclatanti che lo hanno portato a pensare a cosa sarebbe successo se avesse agito diversamente. Eppure, ben presto, non solo si ritroverà a rifletterci, ma ne sarà totalmente inghiottito.

Trascinato in una realtà alternativa, in cui anziché essere un felice animatore è un triste e sofferente attore, Ivan scoprirà che per ogni bivio che si incontra nella vita si generano due o più realtà differenti. È proprio in una di queste che si ritrova e che viene avvicinato da un gruppo chiamato “gli amici della casa”. Loro sono alla ricerca di un incredibile oggetto chiamato “Achyrion”, e che sperano di trovare prima dei “seguaci del Dottore”. Perché la particolarità di quel manufatto è la sua capacità di guarire ogni ferita…
E di donare l’immortalità.

Stile di scrittura

I viaggi nel tempo, nello spazio e tra i mondi paralleli affascinano e intrigano. L’abilità nel trattarli in film, serie tv, videogiochi o libri deve essere molto alta per non rischiare di rovinare la magia che li caratterizza. Per questo accostarsi a uno di essi è sempre un’incognita: l’autore sarà riuscito a gestire bene le difficoltà che storie con basi simili comportano, o no?

Achyrion” di Giovanni Toso è uno di quelli che hanno superato la prova. Incalzante e ben ritmato, il libro affronta i viaggi tra le realtà parallele senza incongruenze. Il susseguirsi degli eventi e le spiegazioni circa ciò che accade non confondono il lettore, e lo fanno immergere pian piano nelle vicende, conducendolo per mano cosicché non si smarrisca lungo la via.

Lo stile di scrittura è un po’ troppo rapido per chi, come me, predilige una prosa più lenta. Tuttavia, non può essere considerato un errore, ma solo un gusto personale. Toso, infatti, è preciso e chiaro quando scrive, facendoci scoprire i diversi personaggi e i fatti che li riguardano in modo naturale e scorrevole. Le vicende nel finale, però, le ho trovate leggermente generalizzate, avrei preferito che venissero approfondite un po’ di più, così da completare alla grande l’esperienza di lettura. Ciò non toglie che il libro sia un’ottima opera e che valga la pena leggerlo!

Se i viaggi nello spazio e nel tempo ti intrigano, ti invito a leggere “Achyrion” in formato digitale o cartaceo!

La mia illustrazione a tema si trova nella sezione “materiale gratuito” del sito. Ma puoi anche ottenere subito tutto cliccando qui.

Buona lettura, che le scelte della vostra vita possono sempre portare a meravigliosi risvolti.