Recensione: “Il creatore di sogni” di L. Scopitteri
Ciò che prende vita nelle ore notturne diventa realtà ne “Il creatore di sogni” di Luca Scopitteri. Un’avventura onirica e psicologica vi aspetta!
“[…]sarebbe bastato che un singolo anello della catena si spezzasse perché gli eventi successivi prendessero un altro corso. Ma il Destino scrive per noi un libro di cui non possiamo leggere in anticipo la trama, e men che mai l’ultima pagina. Il Destino vuole che il libro sia letto con calma, godendo della possibilità e delle incertezze che ci lascia intravedere, e gustando appieno la gioia che ci spetta, ma ancor più il dolore.”
-“Il creatore di sogni”; Luca Scopitteri.
Gioia, dolore, paura, passione.
Quante sensazioni ci attendono, giorno dopo giorno, futuro dopo futuro. Si diramano nel presente e germogliano nel domani, stupendoci sempre. Sono rare le volte in cui riusciamo a predirle, a sospettare cosa proveremo e cosa no. Questo genera in noi emozioni contrastanti: da un lato sentiamo l’adrenalina crescere, dall’altro temiamo l’ignoto. Ecco perché, in alcuni momenti, vorremmo essere in grado di sapere in anticipo ciò che accadrà.
Una rapida occhiata al futuro e tutto si farebbe chiaro. Vedremmo le strade pericolose e potremmo distinguerle da quelle sicure. Sapremmo di chi fidarci e da chi fuggire. Conosceremmo il nostro Destino.
Ed è esattamente lì che ci smarriremmo.
Troppe sarebbero le varianti che una scelta o un evento implicherebbero. E non da una di esse ne usciremmo totalmente indenni. Qualsiasi via, qualsiasi sentiero decideremmo di seguire, ciascuno ci condurrebbe verso alti e bassi, verso felicità e sofferenza.
Tutto ciò che potremmo chiederci, allora, sarebbe: per quale gioia sarei disposto a soffrire tanto?
Forse tutte, forse nessuna. Il dubbio ci divorerebbe. Ed è per questo che è meglio fare un passo indietro e accettare il mistero che avvolge il nostro Destino, il nostro domani. È per questo che è meglio accostarci pian piano al nostro futuro, come ne “Il creatore di sogni”. Perché, altrimenti, rischieremmo di non sognare mai più.
Jay e la sua incredibile abilità
“Volevo risposte: perché ero diverso? Perché non potevo controllare la mia diversità?”
-“Il creatore di sogni”; Luca Scopitteri.
Nelle ore notturne, mentre dormiamo, situazioni d’ogni sorta prendono vita, per poi dissolversi al nostro risveglio. Tante volte sono incubi quelli che si manifestano, e ci spingono a desiderare ardentemente che finiscano al più presto. Altre volte, invece, ci ritroviamo catapultati in realtà stupende, circondati da ambienti o oggetti meravigliosi. Lì vorremmo non svegliarci mai e vivere per sempre quelle fantastiche avventure.
Ma come ci sentiremmo se, al mattino, scopriremmo di essere riusciti a rendere realtà quei sogni?
Per Jay, tutto ebbe inizio con la comparsa di un piccolo koala nella sua cameretta. Quel giorno, ancora bambino, lui scoprì di avere un potere incredibile, un dono sensazionale.
La capacità di concretizzare ciò che sognava.
Ma la sua fanciullezza, la sua ingenuità, gli furono fatali. Dichiarò, infatti, ai suoi genitori di avere quella capacità, senza considerare che la razionalità che dominava le loro menti non avrebbe mai concesso loro di credergli.
E così fu.
Per anni suo padre lo sgridò, intimandogli di smettere di dire bugie e farneticare con quella storia dei sogni. Sua madre, dal canto suo, fu distrutta da quella situazione, non sapendo come reagire davanti all’ostinazione del figlio. La sua diversità non era compresa. O meglio, fu mal interpretata.
A causa dell’errata interpretazione da parte dei genitori, Jay venne ritenuto un soggetto instabile che necessitava aiuto. Fu portato in un luogo chiamato “Sanatorium”, dove i medici avrebbero dovuto prestargli il soccorso che, secondo i grandi, doveva essergli dato. Ma quel posto emanava vibrazioni tutt’altro che positive. Quella struttura nascondeva una terribile realtà.
E fu a causa di essa che la vita di Jay non fu più la stessa.
Emma e i piani del Destino
“«Emma… la magia esiste, è parte di questo mondo, e questo mondo è fatto di sogni.»”
-“Il creatore di sogni”; Luca Scopitteri.
Con una vita insolita come la sua, Jay non avrebbe mai potuto immaginare ciò che il Destino aveva in serbo per lui. La sua singolarità, la sua abilità, lo facevano sentire solo, incompreso. E così il suo futuro non solo risultava nebuloso, ma anche triste. Ecco perché quando Emma entrò a far parte della sua vita l’impatto fu fortissimo.
Quella giovane e splendida ragazza catturò anima e mente di Jay sin dal primo istante in cui i loro occhi si scontrarono. Per lui fu impossibile ignorarla e considerarla una mera figura di passaggio. No, lui doveva avvicinarla, conoscerla. Nonostante la figura di Thomas accanto a lei non promettesse nulla di buono.
Eppure, il Destino si era già messo in moto. Aveva fatto la sua mossa, li aveva fatti incontrare. E niente avrebbe più potuto allontanarli. Perché se Jay era già un ragazzo speciale da solo, con Emma al suo fianco diventava sorprendentemente unico. I suoi poteri rispondevano in modo particolare quando la giovane era con lui e questo non poteva essere un caso.
No, non lo era affatto. Il Destino lo sapeva. E, ben presto, lo avrebbero scoperto anche Jay ed Emma.
“Il creatore di sogni” – dove l’unico limite è l’immaginazione
“Negli ultimi mesi non ho più creato problemi ai miei genitori con i sogni: mio padre non ne ha fatto parola, mamma mi ha detto che sono cresciuto e maturato. La verità è solo una: ho smesso di sognare.”
-“Il creatore di sogni”; Luca Scopitteri.
Miliardi e milioni di sogni popolano le nostre menti dormienti. Quando la notte cede il posto al giorno, però, si dissolvono come schiuma di mare. È così per tutti.
Per tutti, salvo che per Jay.
Quando era poco più che un bambino, Jay si ritrovò con un piccolo koala appeso alla tenda della sua stanza. Docile, mansueto, adorabile. La manifestazione concreta di un sogno. Il sogno che Jay aveva fatto poco prima di svegliarsi.
Notte dopo notte, l’incredibile potere che deteneva si concretizzava con costanza, incuriosendo lui e spaventando i suoi genitori. Non perché vedessero negli elementi che Jay rendeva realtà le prove della sua abilità, piuttosto perché li ritenevano tutti oggetti rubati o frutti di menzogne. E più loro figlio insisteva ritenendosi innocente e gridando le sue verità, più loro erano certi che solo un luogo avrebbe potuto aiutare la problematica di Jay.
Il Sanatorium.
Eppure, Jay non era malato. Lui i sogni li materializzava davvero. E la sua esperienza al Sanatorium si rivelò tutt’altro che positiva. Fu tremenda. Così terribile che risultava impossibile credere che sarebbe potuto accadere qualcosa di peggio nella sua vita.
Ma quel qualcosa, il Destino, l’aveva già ideato, ed era pronto a riversarglielo addosso.
Stile di scrittura
Di volte in cui ho desiderato che i miei sogni notturni diventassero realtà ho perso il conto. Mai, però, ho considerato cosa comportasse davvero una possibilità del genere. È stato con “Il creatore di sogni” di Luca Scopitteri che la mia visione nei confronti di un potere simile ha preso una piega totalmente nuova.
Thriller psicologico con elementi fantastici, “Il creatore di sogni” ci narra le vicende di Jay, un ragazzo capace di concretizzare ciò che sogna. Questa sua capacità, per quanto bella perché gli permette di materializzare solo i sogni più belli e mai gli incubi, lo ha fatto soffrire indicibilmente. E nella sua sofferenza, nel suo sentirsi diverso e incompreso, l’autore è stato abile a farci immedesimare con Jay.
Attraverso uno stile fluido, scorrevole, incalzante e mai lento, Scopitteri ci offre un libro originale e ricco di colpi di scena. Dilazionare la sua lettura nel tempo è praticamente impossibile, perché finito un capitolo si passa immediatamente al successivo, divorati dalla curiosità di sapere cosa avverrà dopo. Solo il continuo salto temporale nella narrazione degli eventi confonde un po’ e disorienta, ma non intacca la godibilità dell’opera. Proprio per questo la voglia di avere tra le mani “Il creatore di ombre”, suo seguito, si manifesta appena conclusa la lettura!
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Buona lettura, che i vostri sogni più belli possano diventare realtà.
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