Recensione: “Il giardino segreto” – review party
Il libro de “Il giardino segreto” basato sull’adattamento cinematografico del 2020 è ricco ed entusiasmante.
La chiave per svelare ogni segreto è pronta… Cosa aspettate a raccoglierla?
“Raccontare storie era sempre stato il suo modo di affrontare le situazioni spiacevoli, come quando sua madre non voleva vederla o quando suo padre era troppo occupato per giocare.”
-“Il giardino segreto”; Frances H. Burnett.
Le meraviglie che la vita ci riserva possono venire offuscate, talvolta.
In quei casi, i nostri occhi si appannano, la vista si oscura, i colori del mondo vengono risucchiati via, lasciando dietro di loro una scia grigia e triste. Ci sembra di affogare, di trovarci in uno spazio senza tempo e privo di aria, in cui i raggi del sole non possono più toccarci. Siamo ancora vivi, ma è come se non lo fossimo più.
Se all’improvviso, però, una mano forte e salda ci afferra e ci tira su, ecco che tutto riacquista la sua vera forma. Suoni, odori, sensazioni, emozioni. Ogni cosa s’infonde nuovamente dentro di noi e sentiamo che quella gioia di vivere che sembrava destinata a spegnersi è ancora pronta ad ardere per noi.
Allora ci voltiamo e osserviamo i lineamenti di chi ci ha tratto in salvo. E non appena incrociamo il suo sguardo capiamo tutto. Sappiamo chi è, come ha fatto ad aiutarci e, soprattutto, perché.
È l’amicizia.
Una di quelle vere e sincere che danno forza laddove le energie sembrano venir meno. Una di quelle potenti, che spingono anche i più scettici a credere che la magia esiste. Ed è accompagnata da un altro risoluto compagno.
L’amore.
Insieme, ci sostengono e ci guidano lungo sentieri apparentemente impossibili da attraversare ma che, con loro, assumono tutta una diversa sfumatura.
Eppure, la potenza dell’amicizia e dell’amore possono far imboccare anche una strada sbagliata. Possono condurre coloro che ci amano a tenerci lontani da tutto e da tutti, nel timore che ne possiamo restare feriti prima che siano in grado di salvarci. O possono farci chiudere in noi stessi, se dopo aver assaggiato la loro essenza ci vengono tolti bruscamente.
Tutte le sfumature sopracitate aleggiano ne “Il giardino segreto”.
A quale risvolto porteranno?
Mary Lennox e la sua compagna “fantasia”
“Guardando il volto inespressivo della sua interlocutrice, Mary provò un’improvvisa fitta di dolore. Jemima era solo una bambola, non un’amica. Solo le bambine giocavano con le bambole, e le bambine dovevano mangiare quello che c’era e fare silenzio. Le bambine venivano spedite di luogo in luogo; dovevano fare quello che volevano gli adulti. D’un tratto, prese una decisione.
«Non sono una bambina» dichiarò fiera. «Non più.»”
-“Il giardino segreto”; Frances H. Burnett.
Privata della sua casa, privata dalla presenza dei suoi genitori. E, ancor prima, privata dall’affetto di sua madre.
Mary Lennox è diventata orfana nel giro di una notte, ma la mancanza dell’amore materno le fa sentire di aver perso solo suo padre. Sua madre è sempre stata lontana per lei, sempre distante e inavvicinabile. Ora lei è sola, e la sua bambola Jemima accanto a lei è tutto ciò che le resta della sua infanzia in India.
C’è qualcosa, però, che possiede e che non perderà mai. Che la aiuterà ad affrontare la nuova situazione in cui si trova e in cui si troverà a breve, dovendosi recare dall’unico parente rimastole. È una compagna inseparabile e, per quanto intangibile sia, è per lei più vera di qualsiasi altra cosa.
La sua immaginazione.
La fantasia, l’amore per le storie. Sono tutte costanti nella mente e nel cuore di Mary. Al fianco della sua cara Jemima ha vissuto tante avventure grazie a loro. E adesso, nonostante sia giunto il momento di dire addio alla sua bambola, di diventare grandi e sopravvivere in un mondo di adulti sempre pronti a comandarti cosa fare, Mary è pronta, perché sa che almeno loro non la lasceranno mai.
Una nuova casa con molti misteri
“Come mai quel giardino era nascosto dietro un muro tanto alto? I giardini di solito non erano luoghi segreti. Erano creati perché le persone potessero camminarci e goderseli, ma sembrava che in quel posto nessuno mettesse più piede da moltissimo tempo.”
-“Il giardino segreto”; Frances H. Burnett.
L’Inghilterra è molto diversa dalla calda e soleggiata India, è risaputo.
Mary, però, era solo una bambina, e quando si trovò davanti un paesaggio tanto diverso da quello a cui era abituata fu impossibile per lei non provare una stretta allo stomaco.
La nebbia si alzava e inghiottiva ogni cosa, lambiva i prati, gli alberi, persino le case. Quando era tanto fitta era impenetrabile e scrutarvi dentro faceva perdere il senso dell’orientamento.
Meglio restarle lontani.
La nuova casa in cui sarebbe andata ad abitare saltò fuori lugubre e decadente, circondata dalla brughiera. Si presentò in tutta la sua grandezza e Mary pensò che sarebbe stato il caso di esplorarla tutta. Ben presto, però, si rese conto che girare per Misselthwaite Manor sarebbe stato più arduo del previsto. La signora Medlock, la governante, la teneva sempre d’occhio, come se un solo passo in più del dovuto da parte di Mary avrebbe fatto azionare chissà quale marchingegno segreto.
Suo zio Craven, al contrario, non voleva incrociare mai il suo sguardo né tantomeno godere della sua presenza. Se la governante mirava a diventare l’ombra della bambina, suo zio aspirava a essere un satellite lontano, per nulla intenzionato a orbitare vicino a lei.
Eppure, Mary sentiva che quella casa nascondeva realmente un mistero. Che forse, dopotutto, la signora Medlock cercava davvero di non farle scoprire qualcosa. Ma cosa?
Fu durante una delle sue esplorazioni alla tenuta che giunse la risposta. Venne fuori sotto forma di alberi, fiori e radici. Di piante e animali. Venne alla luce per ciò che era.
Un giardino segreto.
E quale mistero poteva celarsi dentro un luogo simile?
Mary Lennox capì che era giunto il tempo di scoprirlo.
“Il giardino segreto” – edizione dell’adattamento cinematografico
“Era circondata da alberi i cui rami si intrecciavano sopra la sua testa. In un punto in cui le foglie erano più rade, il sole filtrava disegnando macchie con il suo riflesso, sul terreno attorno a lei.”
-“Il giardino segreto”; Frances H. Burnett.
Un mondo caldo, pieno di colori, di profumi esotici e di storie. È l’India, la casa di Mary Lennox e della sua amica fantasia. È una terra bella e la sua meraviglia è tale anche per la presenza del suo affettuoso padre, sempre pronto a darle amore e felicità. Sua madre, come il lato oscuro della Luna, le volge sempre le spalle, invece.
La odia?
Mary ne è pressoché certa.
Eppure, nel momento in cui la perde, in cui diventa orfana di entrambi i genitori in un battito di ciglia, ogni certezza crolla. Solo l’immaginazione e la passione per i racconti restano, incapaci di lasciare andare quella triste bambina. Decidono di accompagnarla lungo il nuovo futuro che l’attende e che si presenta nebuloso e indecifrabile.
Fianco a fianco con quegli inseparabili compagni, Mary si ritrova a contatto con una realtà troppo diversa da quella che conosceva. La tetra brughiera inglese l’avvolge e la confonde, così come il comportamento di suo Zio Craven, unico parente rimastole e che si offre di darle ospitalità.
Ma ospitalità non significa necessariamente accettazione.
Il padrone di Misselthwaite Manor, infatti, non è affatto lieto di averla lì con sé e lo lascia ben intendere. Ma la vecchia e decadente dimora è lungi dall’essere un luogo deserto, nonostante l’aspetto possa far pensare il contrario.
Nuovi amici, segreti e misteri attendono Mary Lennox dietro le porte del maniero e lungo i sentieri dei suoi possedimenti. Il suo occhio è acuto, i suoi sensi affinati, la sua mente perspicace. Nulla sfugge a quella bambina e grazie a lei e ai meravigliosi sentimenti che sono l’amore e l’amicizia il sole potrà sperare di tornare a splendere su quella antica casa.
Stile di scrittura
Un classico intramontabile, che con la sua dolcezza ha conquistato il cuore di molti lettori, “Il giardino segreto” di Frances H. Burnett è stato oggetto di diversi adattamenti cinematografici nel corso del tempo. Il più recente, del 2020, è proprio quello su cui si basa questa splendida edizione.
Ben curata e custode di alcune pagine dedicate ai personaggi tratti dal film, l’opera è un must per chi ha amato la storia di Mary Lennox. Le pagine scorrono veloci, con uno stile di scrittura semplice ma coinvolgente, che permette di assaporare la storia pur terminandola in breve tempo.
Gli eventi descritti, sebbene diretti principalmente a un pubblico giovanile, non sono affatto banali. Al contrario, affrontano tematiche importantissime e delicate in maniera impeccabile e per nulla pesante. Fanno riflettere, sorridere, rattristare ed emozionare. È impossibile non percepire la magia che permea il testo e che arriva dritta all’animo del lettore.
Dunque, che siate dei veterani e conosciate già a memoria “Il giardino segreto” o che non vi siate ancora accostati a questa splendida storia, la seguente edizione è una vera chicca da non perdere. D’altronde, che ne abbiate già una copia o meno, davanti a libri del genere non è mai un peccato averne più di uno!
Ecco perché vi invito ad acquistare una copia de “Il giardino segreto” edito DeA Planet da Amazon o dal loro sito!
Potete trovare, nella sezione “materiale gratuito” del mio blog, la mia illustrazione a tema. Se preferite, potete scaricarla, insieme al segnalibro, cliccando qui.
Ringrazio Cinderella Nia per aver organizzato questo review party e ringrazio la DeA Planet Libri per la copia cartacea omaggio!
Di seguito potete trovare gli altri blog partecipanti all’evento:
Buona lettura, che la magia da voi trovata in un affetto sincero possa non svanire mai.