Recensione: “Indomita e ribelle” di Sabrina Boccia
In un’epoca in cui le regole vanno seguite alla lettera per definirsi signorine per bene, la protagonista di “Indomita e ribelle” di Sabrina Boccia, edito Ode Edizioni, sceglie di seguire solo quelle del proprio cuore.
“Era ingiusto, eppure non vi era alcuna soluzione che non comportasse la rovina sociale, il disdegno di suo fratello e la disapprovazione. Cristy non era pronta ad affrontare quelle amare conseguenze.”
-“Indomita e ribelle”; Sabrina Boccia.
Finti sorrisi, strategiche lusinghe, comportamento impeccabile.
Il debutto in società richiede anni di preparazione. Solo quando ogni regola è stata assimilata, ogni concetto frivolo impresso nella mente e ogni parola pesata, la nobildonna è pronta per mostrarsi agli occhi di rivali e pretendenti.
I salotti sfarzosi e le lussuose stanze da ballo dischiudono le loro porte, ospitando rampolli e dame. Nessuno giunge sprovveduto; così, le facce che s’incontrano non sono mai del tutto nuove. Pur non avendo effettivamente visto prima quel giovanotto o quella signorina, chiunque sa già chi sia colui o colei che gli sta dinnanzi. Se è un buon partito, la conversazione e la danza procedono lieti. Altrimenti, si passa al prossimo articolo sul mercato.
Sì, perché per molte persone il debutto non è altro che questo. Il momento in cui si viene gettati in mezzo a una folla in cui il miglior offerente arraffa il bottino. Soprattutto, se si tratta di una donna.
Lei è costretta a seguire gli schemi imposti dalla società, a mitigare le proprie passioni e i reali desideri che pulsano nel suo cuore. Deve mettere tutto a tacere, in modo da non perdere la propria reputazione e aggiudicarsi il partito più consono a lei.
La nobildonna, nella maggior parte dei casi, china il capo e accetta, più o meno volentieri, quello che il mondo ha scelto per lei. Si rassegna e prosegue lungo la strada che in tante prima di lei hanno già percorso.
Ma ci sono donne che sono impossibili da controllare. Donne che si rifiutano di essere considerate meri oggetti, che desiderano seguire il proprio cuore e i propri sogni. E se ci si trova difronte a una donna come quelle, una “Indomita e ribelle”, allora di certo l’avrà vinta lei.
Cristina Hepzibah Grey, una lady impetuosa e libera
“Era forse quello l’amore che aveva schivato per l’intera esistenza? Quel disperato tormento? Quella voglia insana di condivisione? Quella passione smisurata e incontenibile?”
-“Indomita e ribelle”; Sabrina Boccia.
Docile, mansueta, tranquilla.
Cristina Grey è tutto fuorché questo.
Sin da piccola ha dato del filo da torcere alla sua famiglia per il suo carattere impetuoso e lungi dall’essere costretto alle regole sociali. Dopo la morte dei suoi genitori, è toccato a sua nonna prendersi cura di lei e di suo fratello Jack, facendosi carico non solo del loro benestare ma anche di tutti i problemi che l’indomita Cristy comporta.
Fortunatamente, il legame che unisce i tre componenti rimasti della famiglia Grey è forte e saldo. L’amore di sua nonna ha permesso alla giovane ribelle di dar sfogo a tutti i suoi capricci, d’inseguire i suoi desideri e di volare insieme alla sua amata libertà. Ed è stato sempre in nome di quell’affetto che Cristy ha potuto rimandare, anno dopo anno, il suo ingresso in società.
Ma il tempo passa e la lady non potrà posticipare per sempre.
Philip Godart, un conte poco incline alle relazioni durature
“Quella donna non era una serva e non era affatto abituata a essere comandata. Anzi, non era capace di sottomettersi ad alcuna persona. Era la sua indomita e ribelle.”
-“Indomita e ribelle”; Sabrina Boccia.
Le notti sono fatte per dormire. Ma non per Philip Godart.
Il bel conte non si lascia sfuggire occasione per trascorrere ore in compagnia di belle donne disposte a concedersi a lui. Che sia con la luce del sole, o nel buio di una volta stellata, non fa differenza. Ciò che conta è godersi in pieno la vita, infischiandosene del matrimonio, delle relazioni pompose dell’alta società e di tutto quello che lo farebbe sentire prigioniero.
Philip ama la sua libertà, lei e solo lei. Dalle donne trae il piacere, ma non l’amore. Ed è certo che sarà sempre così, che sia una costante per lui e che nulla potrà mai farla mutare.
Anche Jack Grey è d’accordo con lui. Il fratello di Cristy è il più grande amico del conte e condivide con lui l’interesse per il divertimento senza legami duraturi. Proprio per questo sa che Philip dice il vero quando afferma che nessuno sarà in grado di fargli cambiare idea sull’amore e sul matrimonio.
Eppure, il destino può rimescolare le carte in tavola da un momento all’altro. È capace di mettere sotto sopra una stanza, un palazzo, una città intera. E persino il cuore di un uomo.
Ignorare i segnali che invia il destino è inutile, forse è peggio che dargli retta. Perché ascoltarlo ci da il tempo di riflettere, di prepararci per ciò che ha in serbo per noi. Mentre far finta che non esista ci farebbe scontrare con esso in maniera violenta e inaspettata.
E ci porrebbe in una situazione che mai avremmo pensato di dover affrontare.
“Indomita e ribelle” – tra passione e dettami della società
“L’amore cambia le tue priorità. Nulla ha più ragione di esistere senza quella metà che ti tiene vivo.”
-“Indomita e ribelle”; Sabrina Boccia.
Schiena dritta, incedere garbato, tono delicato.
Il bon ton è chiaro e intransigente tra le file dell’alta società. Una signorina perbene deve seguirlo alla perfezione, altrimenti rischia di andare incontro alle maldicenze e alla perdita del suo buon nome. Per evitarlo, deve chinare il capo, mostrarsi rispettosa, frenare la lingua se la sua parola non è richiesta. E, soprattutto, deve prendere marito.
Lady Cristina Grey conosce queste regole, usanze e obblighi a cui, in molte prima di lei, hanno dovuto sottostare. Ed è proprio per tale ragione non vuole minimamente averci nulla a che fare.
Sono anni che rimanda il suo debutto in società, che s’inventa scuse e malattie pur di godere ancora della propria libertà. Non vuole distruggerla per un matrimonio arido e privo d’amore. Se deve legarsi a qualcuno, desidera che alla base di quella relazione ci sia affetto, stima e, cosa più importante, proprio la sua cara libertà.
Per essere certa di aver scelto la persona giusta con cui trascorrere il resto della sua vita, la libertà deve trovarsi al primo posto, insieme all’amore, ovviamente.
Libertà di essere se stessa, di passare le giornate nei modi che la fanno star bene, libertà di gioire e anche di essere triste. Senza di essa, Cristy si sentirebbe in gabbia.
E, come lei, anche il conte Philip Godart.
Ciò che li differenzia, però, è che per lui la gabbia nascerebbe esattamente nell’istante in cui prenderebbe moglie. Philip vuole essere libero, sì, ma del tutto. Senza l’amore di mezzo, senza il matrimonio. Vuole solo spassarsela e non legarsi a nessuno.
Quello che ancora non sa, però, è che non sempre i nostri piani combaciano con quelli che il destino ha in serbo per noi.
Stile di scrittura
Se l’epoca vittoriana chiama, io rispondo!
Che sia per mettermi dinnanzi a un fantasy, a un historical romance o a qualsiasi altro genere, non riesco a dir di no. Sono affascinata da quell’epoca e vederla in tutte le sue sfaccettature mi intriga ogni volta. Ecco perché non ho potuto resistere a “Indomita e ribelle”, e mi sono fiondata dritta fra le sue pagine.
Quando ho iniziato il libro ho subito notato quanto lo stile di scrittura si adattasse bene al tipo di società descritta. Nonostante non fosse ampolloso o eccessivamente altisonante, ben rispecchiava il linguaggio usato in quel periodo. Grazie alla semplicità e alla chiarezza dei termini giostrati dall’autrice, l’opera scorre veloce e leggera.
Dal punto di vista degli eventi narrati, a primo impatto si ha la sensazione di scontrarsi con vicende già viste, tipiche dei romanzi del suo genere. Tuttavia, proseguendo nella lettura si scopre ben altro. I colpi di scena non mancano e danno vita a situazioni inaspettate, totalmente nuove per il contesto in cui ci troviamo. È così che Sabrina Boccia riesce a catturare la nostra attenzione e a farci concludere la lettura in breve tempo, risucchiati dal susseguirsi degli eventi!
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Buona lettura, che il vostro spirito possa essere sempre libero di seguire ciò che lo rende felice.