Recensione: “Le avventure di Mas” di Francesco G. Infuso
Stanchi dei soliti fantasy?
“Le avventure di Mas” di Francesco G. Infuso vi condurrà lungo un viaggio mai visto che vi lascerà a bocca aperta!
“«Il viaggio dentro se stessi è il più lungo e difficoltoso che esista.»”
-“Le avventure di Mas”; Francesco Giovanni Infuso.
Esiste un breve, brevissimo istante, entro cui ogni cosa svanisce.
Paure, pensieri, timori, problemi. Tutto sembra essersi dissolto nel nulla.
Quando apriamo gli occhi al mattino e il sonno lambisce ancora la nostra mente, ecco che arriva quell’istante. Proviamo pace, serenità, la più profonda delle quieti. Ma poi, il nostro cervello si rimette in moto, il nostro cuore riprende a palpitare frenetico e i ricordi tornano.
Ci sono giorni in cui vorremmo che quel momento durasse per sempre, perché le sfide che la vita ci propone ci appaiono troppo grandi da superare. Troviamo ingiusto dover soffrire tanto, ingiusto poter avere solo quei pochi secondi di tranquillità effimera, ingiusto lottare di continuo senza fermarsi mai. Eppure, se i nostri desideri venissero esauditi, se potessimo davvero arrestare la nostra corsa, non sarebbe gioia quella che troveremo. Smettere di affrontare gli ostacoli che troviamo sul nostro cammino, fermarci, bloccare i sentimenti negativi, ci porterebbero a vivere solo una vita a metà.
Altissime montagne dai sentieri impervi, profonde vallate scivolose e fangose, fitti boschi sinistri e oscuri. Grotte in cui nemmeno un filo d’aria penetra e sembra di soffocare.
Quante volte ci siamo imbattuti in essi durante i nostri viaggi?
Una, due, trecento volte. E la meraviglia, volta per volta, è scoprire che al di là delle montagne, oltre la vallate, dietro ai boschi e all’uscita delle grotte, paesaggi mozzafiato attendono la nostra venuta. Se ci arrendessimo prima, che ne sarebbe di loro?
Che ne sarebbe di noi?
Forse la vita sarebbe più facile senza le paure, i problemi, gli ostacoli. Ma apparirebbe piatta. E allora è meglio vivere mille avventure, come “Le avventure di Mas”, rischiando il tutto per tutto, viaggiando dentro se stessi, ma, alla fine, scoprire le valli incantate ai confini dell’orizzonte.
Mas, un giovane e mille personalità
“«Quando sarai di fronte a Paura», aggiunse Fabius «potresti sentirti sopraffatto, addirittura sentirti morire. Ma ricorda, soprattutto allora, sull’orlo del baratro: un solo passo in avanti ti infonderà il coraggio necessario per modificare il tuo essere profondamente. Allora ciò che potrebbe accadere potrebbe essere sorprendente, straordinario.»”
-“Le avventure di Mas”; Francesco Giovanni Infuso.
Un fiabesco paesino immerso nel verde, dove il sole sfiora delicatamente flora, fauna e abitanti del luogo, è la casa del giovane Mas. Insieme ai suoi genitori, conduce una vita normale e serena, come tutti i bambini della sua età. Gioca, si diverte, ha tanti amici. Nessuno lo deride, nessuno lo allontana. E così, le sue ore trascorrono gioiose e non c’è altro al mondo che vorrebbe.
È davvero una bella vita, nulla da ridire. Peccato che non sia reale.
Mas desidererebbe con tutto il cuore che la sua esistenza corrispondesse a quella appena descritta, ma purtroppo non è così. Ogni giorno, il suo corpo si sveglia e si mette in moto, ma la personalità che si sveglia con lui è sempre diversa. Tutti al villaggio se ne sono accorti, ormai, nonostante il padre e la madre del ragazzo abbiano sempre fatto di tutto pur di tutelarlo. Il cambio repentino nel comportamento di Mas, però, non può passare inosservato e a causa sua l’emarginazione è dietro l’angolo.
Medici, guaritori, specialisti. Nessuno è stato in grado di capire l’origine del suo disturbo, di quel mistero. Eppure continua a esserci, continua ad accadere e a ripetersi. Mas vorrebbe trovare il modo di fermarlo e smettere di essere scrutato come un folle. Ma le speranze in merito svaniscono col passare del tempo.
E proprio quando ogni strada sembra essere stata percorsa, ogni via battuta, ecco che salta fuori un piccolo elfo a rimescolare le carte in tavola. Il suo incontro con Mas è del tutto inaspettato, eppure fortuito. Perché da quel momento in poi, il ragazzo andrà in contro a un viaggio che gli stravolgerà l’esistenza.
Un viaggio compiuto dentro alla sua anima.
Il nemico più potente: Paura
“«Finché non avrai dominato Paura, qualsiasi scenario, anche il più roseo, è destinato a divenire misero. Il ‘sogno’ che hai fatto ti ha mostrato le potenzialità latenti dentro di te ma al tempo stesso ti ha ricordato i tuoi limiti, invitandoti a superarli.»
[…]
«Hai l’animo di un re, Mas», proseguì Fabius. «Ma finché Paura sarà libero, non potrai che vivere nell’oscurità.»”
-“Le avventure di Mas”; Francesco Giovanni Infuso.
Sconfinata, scintillante, superba.
L’anima è un regno senza confini, in cui si celano meraviglie d’ogni sorta. Tuttavia, in mezzo a tanta beltà, macchie oscure bramano di contaminarla e deturparla. Sono orripilanti, dallo sguardo sanguigno, schiene incurvate, putridi artigli. Si chiamano Neg e sono al servizio di un Signore ben più tremendo di loro.
Paura.
Non serve averlo di fronte per iniziare a tremare. Il suo nome scuote anche gli spiriti più forti, i guerrieri più valorosi. È eterno, immortale, imbattibile. Ed è intenzionato a prendere possesso del cuore umano, portandogli via le gioie che la vita potrebbe riservargli.
O l’affermazione stessa di una incredibile personalità.
Mas non sapeva ancora che il nemico che avrebbe dovuto affrontare per far emergere il suo vero carattere era Paura. Ma non appena il suo viaggio animico ebbe inizio, ogni cosa assunse un senso. O quasi.
Ciò che quel ragazzo si trovò davanti andava ben oltre i limiti della razionalità, non tutto si poteva davvero spiegare. Eppure, i problemi che lo affliggevano nel mondo materiale avevano trovato una spiegazione. Bastava sconfiggere Paura e tutto si sarebbe risolto.
Ma come si fa a battere un nemico privo di punti deboli?
Come si uccide un immortale?
“Le avventure di Mas” – viaggio nel mondo animico
“«[…] Potremmo farcela se portiamo con noi un alleato. Ragazza, puoi farti vedere, per cortesia?»
Dal gruppo venne avanti una fanciulla incantevole, gli occhi traboccanti di dolcezza, il sorriso accecante.
«Mas, lei è Speranza: ci aiuterà a sconfiggere Paura.»”
-“Le avventure di Mas”; Francesco Giovanni Infuso.
Decidere d’intraprendere un viaggio può essere il risultato di svariate riflessioni.
Si può viaggiare per svago, alla ricerca di una meta che diverta e sbalordisca. Si può viaggiare per lavoro, sperando di trovare fortuna o vendere i propri prodotti.
Oppure, si può viaggiare per trovare se stessi.
Quando Mas apre gli occhi al mattino, non c’è desiderio che tenga, preghiera che regga. Le sue suppliche non verranno ascoltate e anche quel giorno la personalità che emergerà dal suo corpo sarà diversa da quella con cui è andato a dormire.
Timido e schivo, burbero e scontroso, estroverso e vivace. Mas è tutto questo e niente di tutto ciò, allo stesso tempo. Nemmeno lui sa quale, tra tutte le varie caratteristiche che lo accompagnano di volta in volta, sia quella che gli appartiene davvero.
Ma si può condurre una vita così?
Assolutamente no.
E allora che si fa? Si contattano medici e specialisti d’ogni sorta. Guaritori, veggenti. Ma nessuno può aiutarlo. Sarà tutto merito di un piccolo elfo se Mas troverà finalmente la strada giusta da percorrere.
Una strada che conduce dritta dentro la sua anima.
In un luogo mistico e sensazionale, da tutti “animico” chiamato, il giovane Mas si troverà circondato da meraviglie d’ogni sorta. Ambientazioni stupefacenti, amici straordinari, profumi e sapori indescrivibili. Ma anche da una terribile verità.
Se vuole risolvere il problema che lo affligge, dovrà sconfiggere Paura. È lui che lo blocca, che lo divora e non gli permette di assaporare a pieno la vita. Si tratta di un essere tremendo, insaziabile, inarrestabile. È a causa sua se le mille personalità di Mas escono alla rinfusa e lo fanno apparire folle e controverso. Sì, è tutta colpa di Paura.
Ma siamo certi che la realtà sia sempre ciò che sembra?
Stile di scrittura
In un regno incantato, dove placidi ruscelli, verdi montagne, case minuscole che celano spazi immensi al loro interno e boschi rigogliosi germogliano come fiori, un giovane ragazzo è alla ricerca di se stesso. Quel mondo scintillante non può essere raggiunto da altri se non da lui. È unico, speciale. È la sua anima.
“Le avventure di Mas” sondano la profondità dell’animo umano con dolcezza e maestria. Le emozioni vengono a galla, la razionalità si fa da parte e le sfide più ardue prendono piede. L’autore ci descrive alla perfezione lo splendore degli ambienti che permeano il regno animico del protagonista, e così fa anche con i personaggi che Mas incontra. Il nemico stesso, il temibile Paura, con i suoi servi oscuri Neg, sono resi abilmente dalla penna di Francesco Infuso e ci trasmettono tutta la negatività che li compone.
L’atmosfera fiabesca che permea l’opera sin dalle prime pagine non viene mai meno e rende scorrevole la lettura, oltre che estremamente piacevole. Decidere di unire il fantastico con le emozioni umane e il mondo animico è una bella sfida, ma l’autore ci riesce molto bene. Allo stesso tempo però, la bellezza de “Le avventure di Mas” ha trovato un intoppo verso il finale.
Proprio il messaggio di fondo che emerge pian piano e che ho apprezzato tantissimo, mi sembra perdersi un po’ man mano che si giunge alla conclusione. Ho avuto la sensazione che qualcosa finisse per contraddirsi o che non fosse spiegato bene, precludendomi la promozione a pieni voti che pensavo di dare.
Nonostante questo, però, tutti gli altri aspetti positivi che ho riscontrato concorrono a rendere l’opera abbastanza gradita!
Vi invito, dunque, a leggere anche voi “Le avventure di Mas”, acquistandone una copia su Amazon o sul sito della casa editrice Albatros!
La mia illustrazione a tema la potete trovare nella sezione “materiale gratuito” o potete scaricare subito tutto cliccando qui.
Buona lettura, che il vostro vero potenziale non venga mai oscurato dalla paura.