Recensione: “Rune. Il linguaggio segreto degli Dei”
Siete curiosi di scoprire qualcosa in più sul misterioso e antico linguaggio runico?
State cercando un manuale che vi introduca a questo mondo norreno?
Allora seguitemi, vi narrerò della mia personale esperienza runica e di un libro che si è dimostrato decisamente efficace per una novizia come me: “Rune. Il linguaggio segreto degli Dei” vi aspetta!
“Berkana non ha frutti
però cresce alta
ornata di rami dalle alte fronde
arriva fino al cielo.”
– Poema runico anglosassone.
Il primo amore runico non si scorda mai
Da quando ho iniziato a sentir parlare delle Rune ne sono rimasta subito affascinata.
Mi incuriosivano, eppure in un primo momento non ho prestato loro troppa attenzione. Dopo il primo incontro, infatti, le ho messe da parte e non ci ho pensato più, nonostante sentissi un certo interesse nei loro confronti.
Tempo dopo ho iniziato a scrivere il mio primo libro, avente come base portante la mitologia e le leggende celtiche e nordiche, ed è stato lì che le Rune sono nuovamente saltate fuori.
A quel punto non potevo più ignorarle.
Ho iniziato ad approfondire gli studi su di esse, non sapendo se le avrei inserite nella mia storia o meno.
Avevo cominciato questo studio da poco, quando un giorno, trovandomi a curiosare in un negozio che trattava articoli alchemici, spirituali ed erboristici, mi sono imbattuta proprio in loro.
Le Rune.
Erano disposte in diversi sacchetti, già pronte ed incise su pietre e minerali differenti. C’erano quelle incise sull’ametista, sull’ossidiana nera, sull’agata bianca e, infine, sul diaspro pelle di serpente.
Erano tutte bellissime; dentro l’incisione di ogni lettera brillava un pigmento dorato.
Era arrivato il momento di avere il mio primo set runico.
Scelsi attentamente e mi portai a casa il sacchetto diaspro pelle di serpente, lasciando sullo scaffale un bellissimo (ma troppo costoso!) mazzo di carte in cui era spiegato il significato di tutte le Rune.
Arrivata a casa le ho tirate fuori tutte, Runa per Runa, le ho esaminate e disposte secondo l’ordine dell’alfabeto Futhark, l’alfabeto più conosciuto e più usato per le Rune (ma non l’unico!). Ed è stato lì che mi sono accorta di un difetto del mio sacchetto: mancava una Runa.
Le rune sono 24 – ed effettivamente io ne contavo 24 – ma ne avevo una doppia e una mancante. Due Fehu e nessun Teiwaz.
Ebbene, lì per lì ci sono rimasta male – mi sono sentita truffata! –, ma trattandosi di un prodotto creato per il commercio sviste del genere possono capitare. Quindi ho deciso di accettare quel sacchetto per com’era, bello nel suo essere “difettoso”.
Certo, ai fini divinatori sarebbe stato un bel problema! Ma, dato che al momento non avevo alcuna intenzione di cimentarmi in pratiche rituali, quelle Rune andavano più che bene.
A quel punto decisi di provare a sentire se una Runa in particolare mi chiamava. Se, in mezzo a tutti quei segni, ce ne fosse uno con il quale c’era un’affinità speciale.
Volevo scoprire la mia Runa.
Chiusi gli occhi, mi concentrai e poi, poggiando nuovamente lo sguardo su quei simboli, vidi immediatamente quella che sarebbe stata la runa che da il nome al mio blog.
Berkana.
Continuai a scrivere la mia storia, decidendo infine di non inserire direttamente le Rune, ma facendo solo intuire la loro presenza in un determinato momento del racconto.
Proseguendo nello svolgersi degli eventi, ci fu un albero in particolare che inserii nel mio libro. Quest’albero aveva un ruolo fondamentale, prendendolo direttamente dalla tradizione celtica, e mi ci affezionai.
L’albero era la betulla e, senza averlo saputo al momento della scelta della mia Runa, Berkana significa proprio “betulla”. Inoltre, ho scoperto che la betulla è l’albero sacro alla luna, quel magnifico satellite che porto nel cuore sin da quando ho memoria.
Insomma, se al momento della “scelta” della Runa potevo pensare che quell’energia, quella connessione che ho sentito fosse frutto della mia immaginazione, scoprendo i significati di Berkana non ho avuto più dubbi.
Non era stato un caso.
Ma cosa sono le Rune?
Vi ho parlato del mio incontro con loro, di Berkana, dell’alfabeto Futhark. Adesso è arrivato il momento di capire cosa sono effettivamente le Rune, qual è la loro storia e a cosa servono.
Scopriamolo insieme!
La Magia runica
Le Rune sono simboli archetipici, ovvero forme primitive di concetti astratti, appartenenti ai popoli germanici.
Se ne contano 24 nell’alfabeto Futhark. Esso è chiamato così perché prende il nome dalle lettere Fehu, Uruz, Thurisaz, Ansuz, Raido e Kenaz, ovvero le prime 6 lettere facenti parte del primo gruppo di tale alfabeto. Il Futhark, difatti, è composto da 3 Aettir, ovvero 3 gruppi di 8 lettere, per un totale di 24.
Questi gruppi vanno a formare un percorso spirituale che ogni uomo deve compiere per raggiungere il proprio Sé, il vero Io. Un percorso che, partendo dal primo Aett, inizia con le Rune che regolano la creazione e l’ordine dell’Universo, passando dal secondo gruppo di Rune, che governano il caos e le forze distruttive e si conclude con l’ultimo Aett, in cui le Rune regolano la divinità personale e l’equilibrio Cosmico.
Grazie a questo percorso, l’uomo supera i propri istinti primordiali, affronta la propria Ombra e riesce, infine, ad accedere all’illuminazione spirituale.
Questo è il percorso che il Dio di tutti gli Dei norreni, Odino, ha dovuto affrontare per poter ottenere la Conoscenza suprema.
Tale sapere non erano altro che le Rune stesse.
“Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Odino,
io stesso a me stesso
su quell’albero
che nessuno sa
dove dalle radici s’innalzi. (…)
Guardai in basso,
feci salire le Rune
chiamandole lo feci,
e caddi di là. (…)
Ecco io presi a fiorire
e diventai saggio,
a crescere e farmi possente. (…)”
Rune tu troverai
lettere chiare,
lettere grandi,
lettere possenti,
che dipinse il terribile vate,
che crearono i supremi numi,
che incise Hroptr degli dèi. (…)”
-Hávamál, Edda poetica.
Qual è la tua Runa?
Se è la prima volta che vi approcciate alle Rune, tutto questo discorso potrebbe risultare troppo astio da comprendere.
Potreste esserne addirittura spaventati.
Ebbene, nessuno vi impone di diventare sciamani o druidi.
Nessuno vi obbliga a compiere il processo di cui ho trattato prima – anche perché si tratta di un percorso davvero arduo, che richiede moltissima preparazione e una conoscenza profonda di ogni Runa – e, in fondo, le Rune possono essere utilizzate a scopo divinatorio o possono essere esclusivamente studiate – come nel mio caso – per pura sete di conoscenza!
Dunque, se desiderate farvi aiutare dalle Rune per affrontare meglio le sfide che la vita vi propone – ricordate che esse vi offrono dei consigli, ma sta sempre a voi decidere saggiamente cosa fare e come – allora dovrete munirvi di un set (già pronto, come il mio, o costruito direttamente da voi) e consacrarlo ad una delle divinità norrene (la più adatta per lo scopo della vostra divinazione).
Esistono vari modi per realizzare un set runico: potete incidere le lettere su dischetti di legno, potete dipingerle sui sassi o – se siete esperti nell’incisione – inciderle su pietre e minerali (proprio come quelle che trovate in commercio).
State ben attenti quando arriva il momento di consacrare il gruppo di Rune ad una divinità: come prima cosa dovete assicurarvi che sia norrena. Questo perché solo tali divinità comprendono il linguaggio runico e, indirizzandolo ad altre divinità le renderebbe solo confuse – non potrebbero rispondere alle vostre domande! Una volta assicurativi che sia una divinità nordica, fate in modo di conoscerla bene prima di rivolgervi ad essa.
Ogni Dio o Dea, infatti, ha le sue caratteristiche ed è consacrata ad un diverso aspetto: ci sono divinità più bellicose, altre più propense ad ascoltarvi e divinità dedite all’amore.
Non rischiate di chiedere aiuto ad un Dio della guerra per risolvere questioni di cuore!
Ricordate che affidarvi ad una delle divinità norrene per la divinazione non significa privarsi di altre guide spirituali alle quali magari siete già devoti! Gli Dei in questione hanno il solo scopo di aiutarvi a comprendere meglio le Rune: una volta conclusa la divinazione torneranno ad Asgard e voi potrete continuare a seguire il percorso spirituale che più vi aggrada, norreno o meno!
Un ottimo manuale per i novizi
Se, invece, volete solamente conoscere le Rune – e magari scoprire quale sia la vostra! – vi basterà consultare uno dei tanti manuali inerenti a tale argomento o leggere alcuni blog o siti dedicati interamente allo studio delle Rune e alla storia della civiltà nordica, come ad esempio Runemal.
Un ottimo libro, che può tornarvi utile sia nel caso in cui vogliate cimentarvi nell’arte della divinazione sia che vogliate solo studiare le Rune, è “Rune. Il linguaggio segreto degli Dei” de Le leggi della Magia. Si tratta di un testo adatto ai novizi, in cui troverete tutto ciò che vi ho accennato in questo articolo e molto di più!
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Il viaggio Runico ha inizio
Sono curiosa di sapere quale sia la vostra Runa e se, una volta trovata, vi rispecchi com’è successo a me!
L’illustrazione presente all’inizio dell’articolo può essere scaricata gratuitamente cliccando qui o dalla sezione materiale gratuito, e utilizzata come sfondo per il vostro computer, tablet o smartphone. Inoltre, sono disponibili più versioni di tale illustrazione in formato segnalibro, da stampare tranquillamente dove e come volete!
Lasciate un commento qui sotto se trovate la Runa alla quale vi sentite legati o se decidete di leggere il libro che vi ho consigliato e fatemi sapere cosa ne pensate!
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2 commenti
Antonio
Bell’articolo, scritto bene e molto interessante. Brava!! ?
damaberkana
Grazie mille! Felice che tu lo abbia trovato interessante ?