“Sliding in love” – Blog Tour: Vita del ranch
L’amore per i cavalli, per i cowboy e per i ranch è una caratteristica che mi porto dietro sin da quando ho memoria.
Ecco perché è un piacere per me parlarvi del primo romanzo della trilogia romance di Emma Scacco, “Sliding in love”, analizzandone un aspetto in particolare.
L’8 Ottobre potrete leggere la mia recensione completa sull’opera nella sezione “collaborazioni“, ma oggi voglio galoppare insieme a voi tra le praterie del Texas e introdurvi nella pulsante e frenetica realtà della vita del ranch!
Organizzazione in più strutture
“Il lavoro al ranch ha ritmi davvero serrati: all’alba ci si sveglia per la pulizia delle stalle, la sera si lavorano i cavalli in addestramento, i campi e il bestiame viene seguito ogni giorno, solo nelle ore più calde ci si riposa, sopraffatti dalla stanchezza e dalla calura, rintanati in casa per godere della frescura dell’aria condizionata.”
-“Sliding in love”; Emma Scacco.
L’autrice ha vissuto per un periodo di tempo direttamente a contatto con questa realtà e ciò lo si percepisce chiaramente dalla minuzia con cui descrive le ambientazioni fin nei minimi particolari. Infatti, non troviamo contraddizioni o errori nella delineazione della vita che si svolge abitualmente nei ranch e ciò permette a chiunque di riuscire tranquillamente a immaginarla pur non essendosi mai accostato a essa in prima persona.
Cominciando con la distribuzione degli spazi e degli edifici all’interno di queste tenute, Emma Scacco ci presenta diversi ranch appartenenti a famiglie in competizione tra loro.
In ognuno di essi figurano: la casa padronale, ossia quella del proprietario, le stalle per gli animali, i recinti entro cui allenare i cavalli e gli alloggi per i cowboy.
Si tratta di strutture molto semplici, prive di eccessive decorazioni, adibite esclusivamente alle funzioni che devono svolgere. Tuttavia, la loro povertà a livello d’abbellimento è compensata dalla ricchezza delle attrezzature, tra le quali non manca nessuno degli oggetti necessari per la manutenzione del ranch.
Ciò che salta subito all’occhio una volta presi in considerazione questi aspetti, dunque, è la diversità del tenore di vita di una delle famiglie descritte nel romanzo, ossia quella degli O’Connor.
Il nucleo familiare di Tiffany ama il lusso e le comodità, preferendo muoversi in sentieri meno scoscesi quali quelli dell’economia, piuttosto che sporcarsi gli stivali nelle scuderie o inzupparsi le camicie sudando sotto al sole.
Contrariamente, i MacLoad e i Reed, le famiglie di appartenenza di Greta e di Jonathan, sono perfettamente immerse nella vita agricolo-rurale tipica dei ranch, portandone alto il nome con dignità.
Manutenzione e frutti della terra
“Ascolto il martellare ritmico sulle palizzate di legno indurito dal sole e dalle intemperie, il rilassante pascolare cadenzato del mio cavallo poco distante e il muggito lamentoso di un vitellino che deve essersi allontanato dalla mansarda, come se fosse l’unica melodia possibile: il ritmo della vita.”
-“Sliding in love”; Emma Scacco.
Uno degli aspetti più duri e stancanti della vita all’interno di un ranch è legato alla sua stessa manutenzione. Più grande e organizzato è il complesso, maggiore è la quantità di ore necessaria per mantenerlo attivo e funzionale.
La sola presenza di più strutture entro i confini della tenuta rende bene l’idea di quanto tempo vada dedicato a ciascuna di esse. Pulirle, controllare che non ci siano guasti e riordinarle dopo l’utilizzo di ogni attrezzatura sono solo alcune delle mansioni che vanno svolte quotidianamente e che richiedono, dunque, la presenza di molteplici figure, ognuna delle quali deve occuparsi di una zona del ranch.
Anche cucinare è un’attività molto importante, poiché essere in forze e rifocillarsi fa sì che il lavoro venga svolto al meglio e persino più in fretta. Per questo, nonostante i pasti siano spesso frugali e legati a ciò che offre la terra, sono momenti altrettanto importanti che è bene nessuno salti quando si trova a vivere in simili realtà.
Eppure, il lavoro non finisce entro le mura delle strutture. C’è un grande spazio verde che va giornalmente curato al di fuori: staccionate da riparare, balle di fieno da preparare, erbacce da estirpare. I compiti da svolgere non finiscono mai e, pertanto, c’è sempre un grande via vai nei ranch, portando chi ci lavora a impegnarsi dall’alba al tramonto.
Alcune volte, però, il dovere porta a spingersi oltre il calar del sole ed è per questo che tra le figure più importanti che si possono trovare in tali tenute si annovera quella del cowboy.
L’importanza dei cowboy
“«Leggende narrano che queste terre fossero state destinate ai cavalli selvaggi, sterminato pascolo in cui vivere dalla notte dei tempi in completa libertà. Erano state donate loro perché le mantenessero incontaminate dalla bramosia di potere e dall’avidità dell’uomo. Peccato che l’ingordigia tipiche del genere umano le avessero presto intaccate, rendendole deserte e aride. Fu allora che lo spirito del cavallo selvaggio incontrò un uomo morente sulle sponde del fiume Colorado. L’uomo, vedendo lo spirito abbeverarsi, si fece piccolo davanti a lui e chiese la grazia per la sua anima dannata; guardò all’interno di quegli occhi magnanimi e puri e scoprì un mondo che non aveva mai visitato. […] Quel giorno il mondo conobbe il primo vero cowboy […].”
-“Sliding in love”; Emma Scacco.
Dal ferreo codice d’onore, i cowboy affrontano la spartana vita nei ranch con cappello in testa e attrezzi del mestiere in mano.
La loro abilità con la cura e la formazione degli animali, in particolar modo dei cavalli, li rende indispensabili in tale ambiente. Ma non è solo quella la sfera entro cui si muovono: i lavori pesanti, le riparazioni e la stessa buona sorte del ranch dipendono quasi del tutto da loro e dalla maestria con cui riescono a distribuire le diverse attività durante la giornata.
Talvolta, è necessario effettuare anche lunghi spostamenti con le mandrie e ciò spinge i cowboy a dormire sotto il cielo stellato, muniti solo di un sacco a pelo.
In base alle zone entro cui sono situati i ranch, gli animali selvatici che si aggirano nei dintorni possono essere un vero problema, soprattutto nel caso in cui, come detto sopra, ci si ritrovi esposti in piena notte. Ecco perché quel tipo di compito non risulta essere più solo sfiancate e duro, ma anche altamente pericoloso.
La forza e la tenacia di un buon cowboy, dunque, si misurano sulla base di diverse esperienze e comportamenti. Necessario, tra loro, l’ottimo contatto con gli animali.
Contatto con gli animali
“Era sempre stata una ribelle, ma aveva un grandissimo dono, un dono che, per quella famiglia, non era così speciale perché lo possedevano un po’ tutti, ma in lei era accentuato mille volte. Si narrava che parlasse con i cavalli. Io non l’ho mai vista parlare con loro, a me sembrava più che danzasse.”
-“Sliding in love”; Emma Scacco.
Nell’immaginario comune, la figura del cowboy all’interno di un ranch viene sempre associata a quella dei cavalli. È indubbiamente un accostamento corretto, ma non completo.
Infatti, sebbene in quelle realtà la maggior parte delle attività legate al mondo animale ruotino intorno ai cavalli, sono numerose le specie che si trovano in un grande ranch. Ciascuna di esse richiede lo stesso grado di attenzione di quello dedicato al mondo equestre e altrettanto tempo.
La mungitura delle mucche, ad esempio, è una di quelle mansioni che implicano concentrazione, abilità e maestria nel gestire al meglio gli animali in questione. Questo perché, anche se a primo impatto potrebbe sembrare un compito facile e sbrigativo, c’è sempre da tenere in considerazione la reazione della bestia che viene munta. Procedere con troppa rapidità non solo porterebbe a una cattiva riuscita della mungitura, ma potrebbe innervosire la mucca e creare disagi che potrebbero benissimo essere evitati prestando più attenzione.
Inoltre, a seconda del ranch e della tipologia di animali che esso ospita, alla cura dei cavalli e delle mucche possono andare a sommarsi la gestione di pecore, capre, polli e di tutte quelle specie la cui presenza si rivela utile in ambienti agro-rurali come quelli.
Altre tappe del Blog Tour
Ringrazio infinitamente Flavia per aver organizzato questo evento e Emma Scacco per aver scritto un romanzo tanto avvincente!
Qui di seguito potete trovare gli altri blog che ospiteranno le prossime tappe del Blog Tour:
–Flavia’s Diary
–Attimi di prosa
–Red Kedi
–Letture sale e pepe
–La pecora grigia
–L’eNNesimo bookblog
–Coccole tra i libri
–Il mio mondo è il mio blog
–Liberi leggendo
–Storie di lettura
–Respiro di libri
4 commenti
Emma Scacco
Bellissimo articolo, curato nel minimo dettaglio. Grazie davvero!!!
damaberkana
Grazie mille a te, sono molto felice che ti piaccia l’approfondimento!!
Topidabiblioteca
Analisi molto accurata per una tappa del blogtour che si preannunciava già interessantissima.
Ho apprezzato anch’io il fatto che l’autrice scriva di un mondo che conosce bene perché vissuto in prima persona. In questo modo permette al lettore di calarsi completamente nella storia e respirare appieno le atmosfere del genere western…
damaberkana
Grazie, sono felice che sia piaciuto questo approfondimento! Sono d’accordo, si respira in pieno l’atmosfera.