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I figli di Akilon – La caduta di Voltaran, recensione

Fantasy "I figli di Akilon - La caduta di Voltaran" di Ivan La Cioppa
I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” di Ivan La Cioppa, in versione digitale.

È quando ogni speranza sembra ormai dissolta che “I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” inizia e mostra che, in realtà, non tutto è perduto.


Al buio segue la luce. Alla luce… segue l’orrore.
Aldemar, principe di Voltaran, si risveglia privo di memoria all’interno di una grotta.
È prigioniero, ma di chi? È ferito, ma perché? E, soprattutto, ha le ali… Ma com’è possibile?
Tante sono le domande che si accavallano nella sua mente confusa, ma tutto tace non appena scorge l’orrore intorno a sé.

Decine di prigionieri, aventi le ali come lui, sono ammassati nella grotta. C’è stata una battaglia, cruenta e terribile, gli spiega un vecchio che gli si avvicina. E Voltaran è caduta sotto le grinfie del nemico. Con lei, la stirpe reale. Aldemar è l’unico sopravvissuto, l’unico che possa guidare ciò che rimane del popolo verso la rivincita. Eppure, è anche l’unico a non ricordare nulla.

Passo dopo passo, fuggendo dalla cattura, Aldemar ritrova frammenti di se stesso. Comincia a ricordare, ma non sono belle le immagini che compaiono nella sua mente. Scopre di essere stato meschino e violento, nel suo passato. Non sa se è degno di guidare il popolo di Akilon. Tuttavia, quando le possibilità di far risorgere Voltaran che si mostrano ai suoi occhi non prevedono misericordia o dolcezza, Aldemar fa presa su quei lati oscuri di sé.
Lo aiuteranno nella sua missione o finiranno per distruggerlo una volta per tutte?

Associo questo libro alla Runa…

Runa Inguz
Inguz.

I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” è rabbia, rivalsa, vendetta. Apre la terra sotto i piedi, fa precipitare sogni e speranze. Non conosce pietà, né riposi sereni.


I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” è una coltre d’oscurità, in cui tutto sembra perduto. Ma è anche aiuti inaspettati, coraggio e lealtà. È la volontà di un popolo che non vuole arrendersi… E che non si arrenderà.


Aldemar è l’ultimo discendente rimasto in vita della stirpe reale di Voltaran. La sua terra è stata violata, la sua famiglia distrutta, il suo popolo catturato, torturato e dimezzato. Nella lotta, ha perso anche gran parte dei suoi ricordi. Davanti a uno scenario simile, l’unica opzione plausibile sembrerebbe la resa.
Ma i figli di Akilon non si arrendono tanto facilmente.


Con fatica e infondendosi coraggio a vicenda, i pochi sopravvissuti alla strage si riuniscono e si mettono in marcia verso zone lontane della loro terra, in cerca di aiuto e di strategie per riconquistare Voltaran. Aldemar si ritrova alla guida di questo provato gruppo, e sebbene stenti ancora a ricordare del tutto il proprio passato, è certo di una cosa: farà di tutto pur di ottenere giustizia… o vendetta.


Ho scelto di associare la Runa Inguz a questo libro. Essa indica la rinascita, il rinnovamento. Essa afferma che grazie al collegamento con gli altri umani e con la Fonte, dobbiamo occuparci del futuro dell’umanità, sia fisicamente che spiritualmente. Trovo che “I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” incarni perfettamente questi concetti. Nonostante il protagonista sia Aldemar, affiancato dai capitoli su Zarkharion, è l’intero popolo di Voltaran a farsi sentire tra le pagine. Si percepisce il forte legame che c’è tra i figli di Akilon e la loro volontà di rinascere dalle ceneri.


La trama narrata ne “I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” è intrigante, particolare e coinvolgente. Bellissima l’idea di inserire un incipit tanto forte quanto già calato nell’azione. Non ci viene mostrato questo mondo fantasy pian piano, ma ci ritroviamo brutalmente catapultati in un contesto di guerra, in cui tutto il resto emerge con naturalezza ma con ritmo. I personaggi su cui l’autore si sofferma sono ben caratterizzati, di alcuni si riescono a percepire anche il tono di voce e le movenze.


La grossa nota negativa, però, riguarda l’editing. Credo che il libro necessiti di un controllo più approfondito, dato che molte parti le ho trovate confusionarie a livello di struttura semantica e/o grammaticale. È difficile seguire lo svolgimento di alcune parti proprio per questo, il che è un peccato, dato l’alto potenziale dell’opera. Spero che prima di pubblicare il seguito, questo volume venga editato per dare alla storia il giusto merito!

In questo caso, non mi sento di consigliare l’acquisto dell’opera finché, appunto, non sarà stato fatto un ulteriore giro di editing, nonostante la trama meriti molto. Tuttavia, se fossi comunque interessato, dato che alcune persone non hanno riscontrato il mio stesso problema, allora trovi una copia di “I figli di Akilon – La caduta di Voltaran” su Amazon.

Buona lettura, ricorda che quando la vita offre una seconda opportunità è bene non rifiutarla.


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