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Recensione: “L’amore al tempo della musica” di Giulia Esse

Molteplici note danzano sulle acque di Venezia ne “L’amore al tempo della musica” di Giulia Esse. Che melodia produrranno?


“Anna continuò a rimanere immobile in quella posizione, pur tentando di sporgersi verso il leggio dove erano sistemati gli spartiti, ma non riconobbe che spazi riempiti dal nulla, non era in grado di comprenderli. Un titolo e nulla più. Avrebbe ricordato solo note galleggianti nell’aria della notte, una sonata al chiaro di luna rimasta impressa nella mente e solo per caso.”

“L’amore al tempo della musica”; Giulia Esse.


La nostra vita è uno splendido e turbolento valzer.
Seguire il suo ritmo non è sempre facile e talvolta ci sembra persino che manchi qualche nota. La cerchiamo, la scorgiamo da lontano e ci affanniamo per ottenerla. Desideriamo riporla al suo giusto posto, oppure vogliamo aggiungerla laddove non c’era.
Ci sono delle note, però, che ci vengono precluse.

Non sono adatte a noi, ci viene detto. Solo alcuni possono permettersele e noi non siamo tra quelli. Eppure siamo certi che, invece, ci calzino alla perfezione. Le vediamo quasi ricamate sulla nostra pelle, tra i nostri desideri, ma gli altri ce le negano.

Uomo o donna. Ricco o povero.
La musica suona diversamente a seconda di ciò che siamo e se solo pensiamo di volerla cambiare o ritoccare, lo sdegno sgorga potente da chi ci circonda. Se alla nascita ci sono state affidate quelle note, significa che il compositore che ce le ha donate non voleva ne avessimo altre. È questo il pensiero che si palesa tra quelle facce indignate.

E se invece quel maestro ci avesse solo fornito il primo degli spartiti che compongono la nostra vita?
Se tutti gli altri fossimo noi a doverli realizzare o modificare?
Per alcuni è impensabile, ma ne “L’amore al tempo della musica” la melodia che scorre è ben altra. Ed è pronta ad affermarsi in tutta la sua bellezza.

Anna, tumulti interiori e desideri nascosti


“Venezia non era stata solo un palcoscenico per la sua metamorfosi, ma era stata sua compagna, anima e peccatrice e anima santa.”

“L’amore al tempo della musica”; Giulia Esse.


Una giovane donna sposata con l’amore della sua vita. Niente affari, niente matrimonio di convenienza. Solo vero e puro affetto.
Avrebbe dovuto rivelarsi gioioso quel periodo. Eppure, uno dopo l’altro, i problemi tornavano sempre a bussare alla porta.

Lo spirito di Anna, però, era forte e deciso a venire a capo di ogni impiccio. Così seguiva suo marito Lorenzo, lo supportava ed era sempre pronta a fare qualsiasi cosa per lui. Fino a quando il peso che gravava sulle loro spalle non divenne troppo ingombrante e, soprattutto, pericoloso per ignorarlo.
Lontani da Vienna, Venezia sembrava un porto sicuro in cui rifugiarsi e lo sarebbe stato, se Anna non si fosse trovata in balia di se stessa.

Lorenzo si era allontanato senza troppe spiegazioni e lei, gettando uno sguardo dentro di sé, era stata trascinata via dai propri sogni e desideri nascosti. Uno dopo l’altro erano emersi, facendola smarrire tra le calle della Laguna. Ogni strada o vicolo alternava ricchezza e povertà, in un miscuglio disomogeneo che ben si adattava ai dissidi interiori di Anna.

Lorenzo non è qui con me – pensava – Sarò io marito di me stessa. Sarò io a tenere le redini della mia vita.
E se a una donna non è concesso ambire a determinate realtà, vorrà dire che indosserò una maschera da uomo.

Fosco, con la Laguna dentro al cuore e la musica fra le dita

Dettaglio del libro "L'amore al tempo della musica"
Fortunatamente c’era la musica. Potente, meravigliosa, perfetta.
Lei e la Laguna erano tutto ciò di cui Fosco aveva bisogno.

“Nessuna città era come la sua Venezia: quella Venezia dai sorrisi nascosti, dalle risate scomposte, dai tristi rancori e dagli occhi taciturni. Fosco era simile alla sua amata città, colma di ombre tinteggiate di luci speculare, di dolori sepolti nelle acque e di profumi che salivano disturbanti alle narici.”

“L’amore al tempo della musica”; Giulia Esse.


Nel turbine di pensieri ed emozioni che avevano rapito il cuore di Anna, c’era una figura al suo fianco che ne osservava l’evoluzione.
Fosco Alvise Candiani, tra i più noti e rispettati compositori e musicisti della Serenissima, nonché zio di Lorenzo.

Senza alcun preavviso né richiesta, suo nipote era piombato dopo anni nuovamente nella sua vita, portando con sé la sua giovane moglie. Aspri e duri erano i rapporti tra i due e un così brusco riavvicinamento non poteva portare nulla di buono. Doveva esserci qualche strana ragione dietro quel gesto, ma con l’improvvisa fuga di Lorenzo, Fosco non aveva nemmeno avuto il tempo di riordinare le idee.

Da un giorno all’altro, lui e Anna erano rimasti soli, a godere della reciproca quanto distante compagnia. Due caratteri troppo forti, troppo testardi per non scontrarsi continuamente. Troppo orgogliosi per cedere o ammettere i propri errori. Vivevano nella stessa casa, ma la freddezza e il distacco che mantenevano l’uno con l’altro era lungi dal reputarli una famiglia.

Fortunatamente c’era la musica. Potente, meravigliosa, perfetta.
Lei e la Laguna erano tutto ciò di cui Fosco aveva bisogno. Ma tra i sentimenti contrastanti che provava nei confronti di suo nipote e la presenza di Anna, la quiete che derivava solitamente da quel connubio sembrava destinata a incrinarsi sempre più.
Sarebbe riuscito a scrollarseli di dosso o ne sarebbe stato totalmente inghiottito?

“L’amore al tempo della musica” – fra le calli di Venezia

Libro "L'amore al tempo della musica" di Giulia Esse
“L’amore al tempo della musica” di Giulia Esse in versione digitale.

“Era così bella Venezia, anche ora che la affiancava rapidamente, anche ora che non poteva soffermarsi ad ammirarla. Vanitosa rispondeva ai suoi sguardi, brillando di luce propria, persino privata di un’illuminazione accettabile, persino oscura e tetra in quei cammini labirintici.”

“L’amore al tempo della musica”; Giulia Esse.


Sommersi dai debiti, Anna e Lorenzo sono costretti a lasciare la loro Vienna in cerca di aiuto. È Venezia la loro meta, che con il suo volto fugace e cangiante è pronta ad accoglierli.
Altri, però, sono i piani di Lorenzo e in un allontanamento del tutto inaspettato abbandona sua moglie, affidandola alle cure dell’uomo che più detesta al mondo: suo zio.

Fosco è immerso nei fasti e nelle melodie della Serenissima, sempre intento a mantenere alta la propria reputazione. La presenza di una donna sola nella sua dimora, però, inizia a far circolare strane voci tra le calli.
Dov’è il marito di Anna?
Perché nessuno l’ha ancora visto dopo il suo ritorno?

Ciò che Fosco, grandissimo musicista e compositore, ha costruito con fatica e orgoglio, sembra essere sul ciglio del precipizio da quando quella donna è entrata a far parte della sua vita. Il suo anelito alla libertà personale, le sue scelte spesso troppo precipitose, la rendono una scheggia impazzita agli occhi del rigido zio. È impossibile farla ragionare e la pazienza di Fosco viene messa a dura prova.

In un clima già difficile come quello, però, si aggiunge una pressante e sempre più incombente minaccia. Una condanna che sembra già scritta, a cui niente e nessuno può porre rimedio e che l’abile compositore sente gravare sul suo cuore.
La conquista di Venezia da parte di Napoleone.

Stile di scrittura

Catapultati nel 1797, in una Venezia magnifica e ammaliante, Giulia Esse ci fa immergere in un susseguirsi di eventi sempre più ingarbugliati e coinvolgenti. La sua abile penna dona un tocco unico alla vicenda, grazie all’uso di un linguaggio ricercato e adatto ai tempi ma mai troppo ampolloso.

I personaggi, dai caratteri forti e ben delineati, ci si manifestano subito in tutta la loro presenza. Sembrano vivi, tangibili, reali. Non incastrati in etichette o stereotipi, sono complessi ed è sempre più difficile afferrarli man mano che si va avanti. Quando si è certi di averli compresi, nuovi gesti per nulla forzati ci portano a pensare il contrario, facendoci incuriosire maggiormente.

I risvolti non sono affatto banali o prevedibili e questo concorre a rendere la lettura ancora più piacevole. A questo si aggiungono gli importantissimi temi trattati che, seppur tra le righe, sono impossibili da non comprendere. Sono chiari ma non imposti o eccessivamente sottolineati, permettendo al lettore di giungere al finale con rapidità e soddisfazione.

Se desiderate farvi rapire anche voi dalle magnifiche melodie che risuonano a Venezia, non potete non acquistare una copia e-book o cartacea de “L’amore al tempo della musica” di Giulia Esse!

La mia illustrazione a tema la potete trovare nella sezione “materiale gratuito” del sito. Oppure potete scaricare tutto direttamente cliccando qui.


Buona fortuna, che possiate presto trovare le note giuste per comporre la vostra vita.

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